g***@tin.it
2005-08-05 16:52:01 UTC
Sul numero 23 della nuova serie del NOTIZIARIO GAF ho avuto modo di leggere
un articolo di Romolo Baccani di una unica paginetta corredata dall'immagine
incriminata dove si racconta con deliziosi particolari che l'immagine
classica di Topolino con i consueti calzoncini a due bottoni, guanti e
scarpe, apparve per la prima volta nel 1920 su un'etichetta della bibita
ANICE REALE realizzata dal disegnatore Quirino Cristiani.
Si prosegue raccontando come dieci anni dopo la stessa Disney abbia
richiesto il pagamento delle royaltyes per lo sfruttamento d'immagine del
topo sia a Cammardella dell'anice sia alla Nerbini che pubblicava Topolino
senza licenza.
Mentre Nerbini dopo aver mutato inizialmente Topolino in Topo Lino poi
pagava, Cammardella dimostrò che stava utilizzando il personaggio da molti
anni prima che fosse stato inventato in casa Disney.
Semmai si deve immaginare che W. Disney bevesse talvolta un pò di
quell'anice napoletano e si sia "ispirato" pesantemente a quell'etichetta,
tanto pesantemente che la sua stessa industria ne chiede erroneamente il
pagamento dei diritti quando viene a conoscenza della sua esistenza
commettendo un clamoroso autogol e attestando ufficialmente la somiglianza
impressionante.
E' una notizia risaputa?
E' vera?
Non essendo un appassionato Disney me a sorpreso tantissimo e mi piacerebbe
sapere anche dell'altro. Chi sà, compreso il Baccani è invitato a
intervenire.
Giuliano
un articolo di Romolo Baccani di una unica paginetta corredata dall'immagine
incriminata dove si racconta con deliziosi particolari che l'immagine
classica di Topolino con i consueti calzoncini a due bottoni, guanti e
scarpe, apparve per la prima volta nel 1920 su un'etichetta della bibita
ANICE REALE realizzata dal disegnatore Quirino Cristiani.
Si prosegue raccontando come dieci anni dopo la stessa Disney abbia
richiesto il pagamento delle royaltyes per lo sfruttamento d'immagine del
topo sia a Cammardella dell'anice sia alla Nerbini che pubblicava Topolino
senza licenza.
Mentre Nerbini dopo aver mutato inizialmente Topolino in Topo Lino poi
pagava, Cammardella dimostrò che stava utilizzando il personaggio da molti
anni prima che fosse stato inventato in casa Disney.
Semmai si deve immaginare che W. Disney bevesse talvolta un pò di
quell'anice napoletano e si sia "ispirato" pesantemente a quell'etichetta,
tanto pesantemente che la sua stessa industria ne chiede erroneamente il
pagamento dei diritti quando viene a conoscenza della sua esistenza
commettendo un clamoroso autogol e attestando ufficialmente la somiglianza
impressionante.
E' una notizia risaputa?
E' vera?
Non essendo un appassionato Disney me a sorpreso tantissimo e mi piacerebbe
sapere anche dell'altro. Chi sà, compreso il Baccani è invitato a
intervenire.
Giuliano